I partiti politici ci hanno fatto credere e tuttora continuano a farlo, che le leggi elettorali siano di loro esclusiva competenza. Oramai sono 28 anni che non eleggiamo “direttamente” i parlamentari ma deleghiamo un partito a farlo per nostro conto.
I Parlamenti nominati dai partiti politici con la legge elettorale Mattarella (l.4/agosto/1993) sono stati:
1994, 1996, 2001. I governi in questo periodo sono stati sette (7): Berlusconi, Dini, Prodi, D’Alema, D’Alema bis, Amato, Berlusconi.
I Parlamenti nominati con la legge elettorale Calderoli (l.21 dicembre 2005, n.270) sono stati 3: 2006, 2008, 2013. I governi sono stati: Berlusconi, Berlusconi bis, Prodi, Berlusconi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni. Nel 2018 gli elettori hanno votato con la legge elettorale: l.3/novembre/2017 (rosatellum) con i governi Conte, Conte bis, Draghi.
Quindi in 28 anni abbiamo avuto 7 Legislature con 17 governi tutti di nomina partitica, mentre l’attuale governo Draghi nominato dal Presidente della Repubblica, con un ruolo estremamente marginale dell’elettorato.
Agendo sulla legge elettorale possono essere controllate anche le massime istituzioni dello Stato in quanto il Parlamento elegge poi il Presidente della Repubblica, il quale a sua volta nomina 5 Giudici della Corte costituzionale mentre il Parlamento in seduta comune elegge sia i 5 Giudici della Corte, sia gli 8 membri laici del CSM.
Il Parlamento, controlla direttamente e indirettamente tutti i sistemi di comunicazione: Televisioni, radio e giornali.